Giochi vintage, quali valgono di più

di Valentina Cervelli Commenta

Sapete che i giochi vintage possono valere davvero tanto?  Talvolta conservare qualcosa di vecchio del passato può rivelarsi abbastanza lucroso per il proprio portafoglio. A meno che non si voglia tenerli, ovviamente.

Giochi vintage possono valere tanto

È un dato di fatto: i giocattoli fanno parte della vita di una persona sia nel corso dell’infanzia che da adulti. Certo, in questa seconda parte dell’esistenza si tratta più che altro di collezionismo. Ma quando siamo piccoli chiunque tende a regalarci qualcosa, che potrebbe poi rivelarsi di valore con il passare del tempo. Non di rado pensiamo a quelli che sono i giocattoli che ci hanno accompagnato durante l’infanzia. E quelli che ora possiamo definire giochi vintage a quanto pare possono regalarci davvero tanta soddisfazione. Ancora una volta.

A prescindere dal nostro sesso di appartenenza vi sono dei pupazzi o videogiochi che hanno fatto la nostra storia e tra di loro è impossibile non nominare due in particolare. Parliamo dei Furby e del Game boy. Due giocattoli molto differenti che hanno comunque fatto la differenza per chi ora si aggira intorno ai quarant’anni. E che sia stato abbastanza saggio o melanconico da tenerli da parte potrebbe guadagnare delle cifre cospicue.

Prendiamo ad esempio Furby. A un primo pensiero è palese che si tratti semplicemente di un pupazzo in grado contestualmente di spaventare anche chi non si impaurisce facilmente e di attirare con il proprio aspetto particolare. Si tratta di pupazzi molto simili ai gremlins. Tutti quanti ricordiamo quegli animaletti che se bagnati dopo la mezzanotte creavano dei mostri vero?

Insomma, i Furby erano un po’ la loro versione moderna. E il fatto che potessero parlare li porto ad avere un importante seguito qui in Italia negli anni ’90. C’è chi è rimasto affezionato a questi giocattoli della propria infanzia e li ha mantenuti in scatole o sugli scaffali.

Ottime quotazioni per questi giocattoli

L’altro gioco che sembra essere particolarmente ricercato e il Game boy, il più famoso videogioco portatile della Nintendo risalente alla fine degli anni 80. In quanti abbiamo amato e posseduto questo gioco? Possiamo parlare di una vera e propria console portatile che per noi italiani ha sdoganato nel vero senso della parola anche Super Mario Bros.

Ora, il loro valore varia a seconda delle condizioni e della tipologia,  ma per i Furby possiamo trovarci addirittura davanti a esemplari che costano 600 euro l’uno. Per quel che riguarda il Game boy si raggiungono anche i 1.000 euro.

Cosa ci insegna questo sui giochi vintage? Che debbano essere sempre conservati. Con attenzione senza dubbio e magari chiudendoli in una scatola da mettere in garage. Una cosa è certa: i giochi vintage non devono essere buttati.

Soprattutto se la loro conservazione in ottime condizioni può portarci a guadagnare così tanto. A meno che non vi sia un particolare ricordo affettivo, prendere in considerazione l’idea di liberarsene è consigliato. E se siamo dei collezionisti specializzati in questi due particolari giochi vintage… è bene entrare in contatto con amici e parenti che possono possederne ancora qualcuno.

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