Befana, storia della vecchietta con la calza

di Valentina Cervelli Commenta

La Befana per tanti bambini, come quelli italiani, significa dolci e giocattoli. Generalmente sappiamo che ha le scarpe rotte, è vecchia e vien di notte. Ma qual è la sua storia?

La storia della Befana

Questa vecchietta che porta il carbone ai bambini cattivi mentre le caramelle e i giochi a quelli buoni, è legata alla notte dell’Epifania. Una festività che ricorda i doni portati a Gesù Bambino da parte dei re Magi. È considerata ragione l’ultima festa del periodo natalizio. Ma qual è la sua storia? La Befana non è solo vecchia: è davvero antica.

In molti non sanno infatti che questa festa ha collegamenti con riti pagani di epoca preromana. Si tratta di celebrazioni correlate al ciclo delle stagioni, al solstizio d’inverno e alla cultura contadina. Per i romani era la dodicesima notte dopo il solstizio, a rappresentare la rinascita della natura. I romani credevano che nel corso di queste 12 notti vi fossero delle figure femminili che volavano sui campi.

Qualcosa che ricorda terribilmente la Befana, giusto? C’è chi poi pensa che la vecchietta tradizionale si sia in realtà una trasformazione della Pertcha celtica, che nelle diverse culture europee ha conquistato nomi differenti. Generalmente è possibile considerarla una personificazione femminile dell’inverno.

Il nome Befana deriva direttamente da epifania, ovvero manifestazione in greco. Inizialmente il cristianesimo rifiutò questa tradizione per poi farla propria all’interno del medioevo. E come già sottolineato si tratta di qualcosa collegato alla figura dei re Magi.

Tradizioni diverse che si incrociano

Nelle raffigurazioni della Befana quasi sempre questa appare con una scopa. In fin dei conti è una vecchietta volante. Ma la sua presenza non è dovuta solo all’utilità. La sua rappresentazione l’ha portata anche a essere accostata alle streghe e si pensa che nel medioevo, quando la tradizione ha preso piede, la scopa rappresentasse idealmente il palo e la catasta di legna alla quale venivano legate le streghe prima di essere uccise con il fuoco.

Questo nonostante la Befana non sia associata con le streghe, dato che non lo è. Tutto ciò che concerne questa figura è legato in qualche modo al messaggio che vuole essere dato. Il carbone, a simboleggiare i roghi propiziatori che un tempo venivano eseguiti, nonostante sia un simbolo di positività viene considerato una penitenza.

Insomma, parliamo di una figura molto interessante a livello culturale. Anche se per noi rimane essenzialmente una scusa per regalare dolci e giocattoli ai nostri bambini. E volendo anche a noi adulti, che non disdegniamo un buon dolcetto se ne abbiamo la possibilità.

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